Yoga Nidra

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Yoga Nidra

Lo yoga nidra, o sonno yogico come è comunemente noto, è una tecnica di meditazione immensamente potente e una delle pratiche yoga più facili da sviluppare e mantenere. Mentre il praticante riposa comodamente nella savasana (posizione del cadavere), questa meditazione sistematica ti porta attraverso il pancha maya kosha (cinque strati del sé), lasciandoti con un senso di completezza.
Lo Yoga Nidra, letteralmente Yoga del sonno o Yoga della consapevolezza è una potente tecnica di origine tantrica adattata ai giorni nostri dal maestro contemporaneo indiano Swami Satyananda Saraswati. Egli notò che nello stato di veglia che precede il sonno la mente diventa più ricettiva e, attraverso un rilassamento guidato dalla voce è possibile raggiungere quello stato consapevole per poter così lavorare su vari aspetti della personalità.
Si tratta di una pratica molto potente la cui struttura non va modificata, ci sono quindi fasi ben precise da seguire, accompagnati dalla voce guida.

 

Yoga Nidra: le fasi

  • IL SANKALPA: è un intenzione, uno scopo che si dà a questa pratica di rilassamento. Potremmo chiedere a noi stessi di abbandonare qualche abitudine da cui vogliamo liberarci, o chiedere di ottenere le qualità che potrebbero aiutarci a vivere serenamente. E’ come un seme piantato nel terreno fertile del subconscio, e grazie alla pratica costante potrà germogliare e crescere, manifestando nella vostra vita i buoni propositi.Viene formulato all’inizio e alla fine della pratica, e naturalmente, alla fine sarà “seminato” in un terreno più ricettivo.
  • LA ROTAZIONE DELLA COSCIENZA: una fase in cui la voce guida accompagna l’attenzione dei praticanti in diverse parti del corpo, in un ordine particolare che rispecchia l’ordine presente nella corteccia cerebrale. E’ importante non concentrarsi ma semplicemente lasciar correre l’attenzione nelle diverse parti del corpo nominate, percependole senza pero’ compiere nessun movimento. In questo modo il corpo lascia andare le tensioni e quindi in questa fase il rilassamento diventa molto profondo, a volte fino a farci addormentare, soprattutto le prime volte. Sebbene lo scopo sia riuscire a vivere coscientemente lo stato che precede il sonno, non bisogna preoccuparsi, l’orecchio rimane comunque collegato con l’esterno e se ne trarrà beneficio.
  • RISVEGLIO DI SENSAZIONI OPPOSTE: si cerca di risvegliare il più vividamente possibile delle sensazioni totalmente opposte, come il caldo e il freddo, la leggerezza e la pesantezza, il piacere e il dolore. Questo per armonizzare gli emisferi del cervello, e rilasciare le tensioni emozionali.
  • VISUALIZZAZIONI: è l’ultimo stadio dello Yoga Nidra, le visualizzazioni possono essere esterne o interne al nostro corpo, ma tutte inviano messaggi simbolici al subconscio. Conduce spesso a stati meditativi e anche in questa fase non si deve sforzare la mente, piuttosto lasciare che le immagini appaiano spontaneamente.

Cosa fare prima di praticare Yoga Nidra

Prima di praticare YOGA NIDRA è buona cosa fare qualche ciclo di saluto al sole per riscaldare la muscolatura e prepararla all’immobilità. Senza un precedente riscaldamento dopo qualche minuto il corpo si ribella con pruriti e formicolii e questo distoglie l’attenzione dalla pratica che si svolge interamente in Shavasana, sdraiati sul tappetino.

I benefici di Yoga Nidra

La sensazione di benessere è immediata. La muscolatura e di conseguenza gli organi interni si rilassano totalmente, riequilibrando sistema nervoso ed endocrino. 40 minuti di pratica sono in grado di rigenerare come 4 o 5 ore di sonno. Indicata per chi soffre di insonnia, ansia, depressione, agisce positivamente sulla memoria e sulle nostre funzioni vitali.